Neurofeedback
Il Neurofeedback è una tecnica di neuro-modulazione che consente il mantenimento di un buon equilibrio di funzionamento del Sistema Nervoso Centrale e l’incremento dello stato generale di benessere.
La tecnica del Neurofeedback è fondata sui principi della neuroplasticità e dell’omeostasi dinamica: il cervello, alla ricerca continua delle condizioni ideali di equilibrio, è plastico e in continua evoluzione. A qualsiasi età e qualunque sia la condizione psicofisica della persona, il cervello è in grado di ritrovare la stabilità e l’efficienza perduta a causa di traumi fisici e psichici. E’ stato dimostrato che il cervello è in grado di autoripararsi e autoregolarsi ossia è capace di riorganizzarsi in base agli apprendimenti andando a migliorare la capacità di gestione degli apparati somatici. Lo scopo del training di neurofeedback è quello di imparare a percepire specifici stati di attivazione corticale e in che modo raggiungere questi stati volontariamente.
Il Neurofeedback è particolarmente utile per la cura di tutte quelle situazioni cliniche in cui la dis-regolazione è la risultante di stati di iper o ipo-arousal che condizionano l’attività cerebrale non permettendo all’individuo di vivere appieno la propria esistenza. Il Neurofeedback può essere utilizzato per trattare differenti disturbi e patologie, per migliorare la memoria, la concentrazione e il rilassamento e per incrementare performance e creatività. Il principale campo di applicazione del Neurofeedback è la stabilizzazione dell’ansia, attacchi di panico e riduzione della sindrome da stress post traumatico e di tutte le loro somatizzazioni: insonnia, emicranie, fibromialgia, tachicardia, sindrome da fatica cronica, problemi di stomaco ed intestino. Si rivela molto efficace anche come intervento in stati depressivi. Sono attestati risultati soddisfacenti in campo neurocognitivo, diversi studi ne attestano l’efficacia per il deficit di attenzione nei bambini, negli adolescenti e negli adulti, con e senza iperattività e nel trattamento di dislessia, disprassia e discalculia. Le malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, il Parkinson e la demenza senile ne trovano giovamento nel rallentamento del decorso della malattia e nella stabilizzazione dell’umore dei pazienti.
Il neurofeedback è anche utilizzato nella ricerca delle peak performaces da sportivi di alto livello di fama internazionale, artisti, creativi, intellettuali. In ambito aziendale si registrano successi nella gestione dello stress e nel miglioramento delle prestazioni lavorative.
Il Neurofeedback viene considerato anche come un trattamento alternativo alla farmacoterapia. È una tecnica che può essere utilizzata sia sui bambini sia sugli adulti.
Cosa si può trattare con il Neurofeedback?
La tecnica del Neurofeedback è fondata sui principi della neuroplasticità e dell’omeostasi dinamica: il cervello, alla ricerca continua delle condizioni ideali di equilibrio, è plastico e in continua evoluzione. A qualsiasi età e qualunque sia la condizione psicofisica della persona, il cervello è in grado di ritrovare la stabilità e l’efficienza perduta a causa di traumi fisici e psichici. E’ stato dimostrato che il cervello è in grado di autoripararsi e autoregolarsi ossia è capace di riorganizzarsi in base agli apprendimenti andando a migliorare la capacità di gestione degli apparati somatici. Lo scopo del training di neurofeedback è quello di imparare a percepire specifici stati di attivazione corticale e in che modo raggiungere questi stati volontariamente.
Il Neurofeedback è particolarmente utile per la cura di tutte quelle situazioni cliniche in cui la dis-regolazione è la risultante di stati di iper o ipo-arousal che condizionano l’attività cerebrale non permettendo all’individuo di vivere appieno la propria esistenza. Il Neurofeedback può essere utilizzato per trattare differenti disturbi e patologie, per migliorare la memoria, la concentrazione e il rilassamento e per incrementare performance e creatività. Il principale campo di applicazione del Neurofeedback è la stabilizzazione dell’ansia, attacchi di panico e riduzione della sindrome da stress post traumatico e di tutte le loro somatizzazioni: insonnia, emicranie, fibromialgia, tachicardia, sindrome da fatica cronica, problemi di stomaco ed intestino. Si rivela molto efficace anche come intervento in stati depressivi. Sono attestati risultati soddisfacenti in campo neurocognitivo, diversi studi ne attestano l’efficacia per il deficit di attenzione nei bambini, negli adolescenti e negli adulti, con e senza iperattività e nel trattamento di dislessia, disprassia e discalculia. Le malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, il Parkinson e la demenza senile ne trovano giovamento nel rallentamento del decorso della malattia e nella stabilizzazione dell’umore dei pazienti.
Il neurofeedback è anche utilizzato nella ricerca delle peak performaces da sportivi di alto livello di fama internazionale, artisti, creativi, intellettuali. In ambito aziendale si registrano successi nella gestione dello stress e nel miglioramento delle prestazioni lavorative.
Il Neurofeedback viene considerato anche come un trattamento alternativo alla farmacoterapia. È una tecnica che può essere utilizzata sia sui bambini sia sugli adulti.
Cosa si può trattare con il Neurofeedback?
- Ansia e Stress
- Depressione
- Disturbi post-traumatico da stress (PTSD – Post-Traumatic Stress Disorder)
- Disturbi dell’attenzione (ADHD)ù
- Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
- Disturbi del sonno
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi del linguaggio
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Dipendenze e Impulsività
- Epilessia
- Cefalee e stati tensivi
- Performance cognitive, sportive e creatività